Pandemia, unire le forze per recuperare mesi di stand-by

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L’ Adiconsum di Puglia condivide l’appello del Segretario Generale della CISL di Puglia Antonio Castellucci, alla Giunta Regionale per recuperare mesi di stand-by.

Un atto del Segretario della CISL di Puglia di grande responsabilità, alla luce di quanto la pandemia stia avendo un impatto molto pesante su tanti settori di attività e sul calo dei consumi delle famiglie in Puglia. Una situazione di crisi, fotografata dall’ISTAT, che acuisce i divari nel mondo del lavoro, che colpisce soprattutto giovani e donne, che interessa di più i lavori precari e che colpisce il Mezzogiorno d’Italia dove l’economia è più fragile.

“Un momento di grande difficoltà – afferma il Presidente dell’Adiconsum di Puglia Emilio Di Conzache fa crescere le sacche di povertà di milioni di persone, con ricadute negative sulla tenuta sociale e sui consumi.

E’ necessario aprire tavoli di confronto, nel rispetto dei ruoli, per condividere le iniziative da mettere in campo nei comparti economici, sociali, del lavoro, dei servizi e del consumo. Mettere insieme le forze in un momento difficile come quello che stiamo vivendo rafforza la responsabilità e la coesione sociale”.

 

Bari, 24/11/2020

 

¶ Nota della CISL di Puglia

Ora è il momento di metterci al lavoro con un cronoprogramma perché in questi ultimi giorni registriamo ulteriori dati, riportati dall’indicatore trimestrale delle economie regionali della Banca d’Italia, che certificano quanto la pandemia in Puglia abbia avuto un impatto molto pesante su tutti i principali settori di attività. Infatti, da gennaio a giugno, l’attività di questo anno rispetto al primo semestre del periodo precedente sarebbe diminuita di ben oltre il 10%. Alla luce anche di questi report su scala regionale, che sono la ulteriore conferma di quanto instancabilmente stiamo ripetendo alle istituzioni negli ultimi mesi, è necessario con la Regione Puglia, e quindi con il presidente Emiliano, che venga avviato tempestivamente un cronoprogramma di incontri settoriali-tematici per un confronto come più volte richiesto con le forze sociali regionali. Chiediamo di fare tesoro dell’appello del Presidente della Repubblica Mattarella all’assemblea annuale dell’Associazione dei Comuni Italiani: ‘la cooperazione e l’assunzione di responsabilità sono apprezzate dai cittadini e generano fiducia, perché tutti sanno che una partita come questa si vince solo insieme e nessuno può pretendere di avere ragione da solo; questo è l’ulteriore richiamo alle Istituzioni ai vari livelli per una maggiore unità e cooperazione per combattere la pandemia. Il confronto è una precondizione allo sviluppo, per costruire, insieme, la Puglia del futuro, dei prossimi anni. L’anno prossimo sarà ancora più difficile di questo già arduo 2020 perché oltre a dover difendere quanto ha resistito si dovrà rilanciare utilizzando al meglio le risorse comunitarie per riprendere quel cammino, sia pure lento, di crescita che pure era stato avviato dopo la crisi del 2008. Nessuno ha la ricetta perfetta, né un vaccino per evitare la forte crisi economica in corso, però fare concertazione, delineare percorsi condivisi con le forze sociali pugliesi, altro non è che la capacità di fare squadra senza necessariamente fuoriclasse che giocano per conto proprio. Da tempo inoltre, sollecitiamo tutti perché si arrivi ad un ‘patto sociale’, una piattaforma che garantisca un lavoro comune tra parti sociali e istituzioni. È il momento di una capacità di analisi e di scelte concrete conseguenti, c’è bisogno di un altro passo, impegnandoci tutti, insieme, a cominciare dalla nuova giunta la cui composizione, pur non entrando nel merito rispettosamente delle scelte politiche in quanto prerogativa del presidente, confidiamo in questo momento però risponda, nel lavoro quotidiano, ai dettami di competenza ed esperienza indispensabili per un proficuo e collegiale lavoro. Proviamo insieme a costruire una nuova fase di sviluppo, con più occupazione, più chance per i giovani che troppo spesso sono costretti ad emigrare al Nord e all’estero, per tutelare di più i nostri anziani con servizi e una sanità più efficiente e più territoriale, sostenuti da un tessuto economico più saldo. Ce la possiamo fare. I pugliesi non vogliono piangersi addosso ma in questo processo di modernizzazione e di efficienza la Regione non può essere un mondo a parte bensì, deve essere la guida, con l’apporto di tutti.